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100Km del Passatore con Eliseo Stefano
Maratona Maga Circe
Nella citta di Sabaudia è stato inaugurato ufficialmente l’anno europeo dello sport che vedrà la città ancor più lanciata nella sua forte vocazione sportiva, con una serie di iniziative che si terranno nel corso dei mesi e che coinvolgeranno l’intero territorio comunale.
Il via è arrivato questa mattina nell’ambito di un’apposita cerimonia promossa dall’Amministrazione comunale in occasione della presentazione della Maratona Maga Circe, che dopo lo stop causa covid dell’anno scorso, domenica 6 febbraio tornerà ad animare il territorio di Sabaudia con centinaia di atleti provenienti da ogni parte d’Italia. Iscritti alla manifestazione anche rappresentanti dell'Atletica Taviano 97 che ormai da diversi anni sono presenti nelle maratone piu belle di tutta Italia e anche all'estero. Complimenti e in bocca al lupo a Franco Margarito, Eliseo Stefano e Marco Marino.
Corro da quando ... confessioni umoristiche di un runners come te
“Corro da quando" non è il libro di un runner che si diletta nella scrittura, ma di uno scrittore che si diletta nella corsa. Sono storie di uomini e donne di diverse età, estrazione sociale, credo politico … che, in balia delle loro vite piene zeppe di tutti quegli avvenimenti contrastanti che le abitano e le rendono incomprensibilmente belle, incontrano la corsa e iniziano a usarla come rimedio, come equilibratore, come bussola. Per questo non è solo un libro sulla corsa, ma un viaggio nel quotidiano delle nostre esistenze che osservo sotto la lente dell’umorismo.
Appuntamento in Piazza del Popolo a Taviano alle ore 21.00 di venerdì 09 luglio 2021.
CDS cadetti fase provinciale 2021
Obiettivo raggiunto anche in questo 2021.
L’importante lavoro di avviamento all’atletica svolto dalla nostra associazione e in particolare dal tecnico Roger Ingrosso (da quest’anno coadiuvato anche da Alberto Parata, atleta del nostro vivaio) ha consentito il raggiungimento dell’obiettivo dell’ingresso nelle 12 società pugliesi più forti della categoria cadetti (14-15 anni). Al termine delle fasi provinciali l’Atletica Taviano 97 è seconda in provincia e nova a livello regionale, staccando così il pass per la finale che si svolgerà a Bari sulla nuova pista del campo “Bellavista” il prossimo 12 e 13 giugno. La classifica viene stilata su un massimo di 12 punteggi con un minimo di otto specialità diverse. I nostri cadetti sono riusciti a coprire nove specialità diverse ed hanno raggiunto agevolmente quindi i dodici punteggi, per un totale di 4.321 punti. Il miglior punteggio tabellare è stato ottenuto da Lorenzo Parata (in questo momento è seguito dal prof. Raimondo Orsini) nei 300Hs con il tempo di 48”0, tra l’altro Lorenzo a partecipato anche alla gara più corta dei 100Hs e con il tempo di 17”1 riuscendo a stabilire il nuovo primato sociale della specialità (togliendolo proprio al fratello Alberto). A seguire Leonardo Tridici nel salto in alto supera l’asticella a metri 1,40. Poi buon risultato anche per la staffetta 4x100 dove Manuel Ingrosso, Lorenzo Parata, Alessandro Casto e Edoardo Tridici stabiliscono anche loro il primato sociale con il tempo di 53”7. Gli altri risultati negli 80 metri piani Paolo Lezzi chiude in 10”7 e Alessandro Casto in 10”8; nei 300 metri ancora Alessandro Casto con 45”3 e Manuel Ingrosso con 48”0; nell’alto oltre a Tridici salta anche Paolo Lezzi ottenendo metri 1,25; sono poi tre i cadetti che partecipano al salto in lungo Edoardo Tridici con 4,40, Manuel Ingrosso con 3,84 e Christian Mastrandrea con 3,69; troviamo Christian anche nel lancio del giavellotto con metri 13,15 e Riccardo Russo con 21,67; infine nel getto del peso Riccardo ottiene 7,23 metri e Michael Olimpio 6,35.
8 motivi per iniziare a correre
“Ho sempre amato correre, è qualcosa che puoi fare da solo, unicamente grazie alla tua volontà. Puoi andare in qualsiasi direzione, correre lento o veloce, o contro vento se ne hai voglia, scoprire nuovi luoghi usando solo la forza dei tuoi piedi ed il coraggio dei tuoi polmoni!” (Jesse Owens)
Una domanda che spesso mi sento rivolgere da persone che non corrono è: “PERCHE’CORRI?”. Una domanda che ogni runner ha ricevuto da un “non runner”, ma anche una domanda che un runner ha fatto più volte a sé stesso, magari durante gli allenamenti o delle gare complicate. Una domanda che spesso pone una distanza tra chi corre e chi no. Sarebbe facile dire che chi non corre non può capire: ciò farebbe assumere un “atteggiamento di superiorità” al runner e che troverebbe facilmente applausi tra chi corre. In realtà, a volte, la domanda è sbagliata per diversi motivi: il primo è che si presuppone un ’‘ipotesi di pazzia’ del runner: “tie si pacciu!” …. “ma nu stai bbonu!” è quello che mi sento dire molto spesso; il secondo è che non puoi chiedere ad un innamorato perché lo sia. Al massimo, puoi chiedere ad un innamorato come è iniziato un amore. Le risposte giuste alla domanda: “Perché corri?” sono tantissime, ognuno ha i suoi motivi. Quello che può accadere, però, è che un runner non dia la risposta reale, neanche a sè stesso, perché non è facile trovare le reali motivazioni che ci fanno muovere o confessarle, non perché ci sia qualcosa di male, ma perché mettersi a nudo non è facile. Il mio obiettivo, come l’obiettivo di tanti altri che hanno la mia stessa passione, è godermi la corsa, divertirmi, star bene con me stesso. La corsa, oltre a farti star bene se praticata nel modo giusto, è un mezzo di comunicazione, è un modo per parlare, per raccontarsi, per tracciare le proprie esperienze che magari non cambieranno la storia agli altri, ma la nostra si. La corsa poi dà un senso di appartenenza: non è un caso che ci salutiamo (e acceleriamo) senza conoscerci quando ci incrociamo mentre corriamo. La corsa è rispetto, è aiutarsi, sostenersi, affermarsi, dire chi siamo. Il sacrificio, l’allenamento quotidiano sono la strada per raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo, senza usare scorciatoie: ciò forgia l’animo di chi macina km ogni settimana! A volte veniamo presi in giro perché abbiamo comportamenti semiprofessionistici (abbiamo il nostro coach, il nostro fisioterapista di fiducia, curiamo l’alimentazione come se fossimo alle olimpiadi, etc…) ma è solo un modo per coccolarci, per premiarci, un modo di volerci bene ed amarci. Quindi amici che ancora vi chiedete: “PERCHE’ CORRIAMO?”, mettete le scarpette ai piedi e venite a fare qualche km con me, poi mi saprete dire. Intanto vi propongo 8 buoni motivi per iniziare a correre………buona strada a tutti! 8 MOTIVI PER INIZIARE A CORRERE 1°motivo: CORRERE FA BENE ALLA SALUTE FISICA La sedentarietà è dannosa per la salute; correre fa bene all’apparato cardiocircolatorio, ai muscoli e, in generale, a tutto il corpo. 2°motivo: CORRERE VI FA SENTIRE FORTI Riuscire a portare a termine un percorso di 2km, 10 km o 40 km, vi farà realizzare che siete molto più in gamba di quanto voi pensiate; questo aspetto riguarderà man mano anche altri aspetti della vostra vita: troverete energie e risorse che voi non pensavate di avere. 3° motivo: CORRERE FA BENE ALLA SALUTE MENTALE Star bene dentro fa star bene fuori e viceversa; correre fa scaricare ansia e stress, è un toccasana per il nostro benessere psicofisico, fa crescere la nostra autostima. 4° motivo: INIZIARE PIANO Il bello della corsa è che all’inizio ognuno la può calibrare come vuole, cioè si possono seguire delle tabelle o procedere a sensazione, in base a come risponde il proprio corpo. 5° motivo: CORRERE È PER TUTTE L’ETA’ Si può correre a tutte le età: la cosa importante è programmare le proprie uscite tenendo conto delle proprie condizioni; ovviamente un sessantenne non deve e non può correre come un ventenne ma può ottenere dei risultati inaspettati. 6° motivo: CORRERE È UN MOMENTO TUTTO NOSTRO Si può correre in gruppo, in coppia, da soli: in ogni caso, nel momento in cui indossiamo le nostre scarpette da running e iniziamo a correre, entriamo in un momento tutto nostro. Prendersi dei momenti per sè stessi è un ottimo rimedio per tutti i mali. Stacchiamo la spina dal lavoro, dalla famiglia, dai figli, dagli impegni per poi tornare ricaricati e pieni di energia. 7° motivo: CORRERE NUTRE IL BUON UMORE Sfido chiunque a trovare un runner appassionato che sia di cattivo umore: per carità, la giornata storta capita a chiunque, anche ai runners; ma chi si appassiona ad uno sport come la corsa stempera e scarica l’energia negativa accumulata correndo e non lascia spazio al cattivo umore! 8° motivo: CORRERE E’ LIBERTA’ Puoi andare dove vuoi, quando vuoi, pensare a ciò che vuoi, riflettere, decidere, ammirare il paesaggio che ti circonda ….. se non è libertà questa!!!!!
6 ore di Acaya
La sei ore di Acaya è stata una gara fantastica. C’ero anch’io tra i 175 ‘matti’ che sabato 22 giugno hanno preso parte alla prima ultramaratona del Salento. L’ho approcciata con tanti dubbi nella testa a causa del caldo. Normale quando l’appuntamento è fissato alle 16 di un giorno di fuoco con il termometro che segna 37 gradi. La mia paura più grande era proprio la temperatura. E. in effetti, le prime due ore sono state più che faticose. Ad un certo punto ho anche temuto di non farcela. Troppa fatica, troppo caldo, troppo sforzo. Ma ho resistito. Come al mio solito, ho stretto i denti e sono andato avanti. E ora sono qui a gioire di questo ennesimo risultato raggiunto. La strada verso l’iscrizione al Club super marathon diventa sempre più corta. Se c’è stata una buona riuscita è anche merito degli organizzatori ai quali è d’obbligo fare i complimenti. Hanno scelto una bellissima la location e hanno tracciato un percorso molto carino. Ma soprattutto hanno dimostrato una grande attenzione nei confronti dei corridori. Una cura dei dettagli che non ho mai riscontrato in questi dieci anni di maratone in giro per il mondo.
È davvero la prima volta e sono orgoglioso che ciò sia avvenuto nel mio Salento. Gli organizzatori non si sono limitati a fornire acqua ai corridori, si sono dati da fare per offrirla fresca. Non hanno fatto mancare i sali, né la coca cola. E c’erano anche il the e la birra oltre che la frutta e altri tipi di solidi. E all’arrivo hanno continuato a dare il meglio di loro stessi. Non solo hanno fatto coniare una bellissima medaglia, forse la più bella che ho in bacheca. Con essa hanno consegnato ai finisher una buona birra, un pizzo squisito, un gustoso panino alla mortadella e, chi li ha gustati, ha confermato la bontà del pasticciotto e della crostata. Complimenti anche a tutti i volontari che si sono dati da fare per proteggere il percorso e ai residenti di Acaya che non hanno mai fatto mancare il loro incitamento e la loro vicinanza ai corridori. La sei ore di Acaya è stata davvero un’esperienza molto positiva che merita di essere ripetuta. Magari il 22 aprile o il 22 settembre, così almeno ci sarà più gloria per tutti.
CDS Ragazzi - fase provinciale
CAMPIONI PROVINCIALI
Un entusiasmo travolgente quello dei ragazzi che hanno ottenuto un importante risultato alla fase provinciale dei recenti CDS. I giovani atleti della categoria Ragazzi della nostra Associazione sono saliti sul gradino più alto del podio. In questo 2019 è la prima volta per l’Atletica Taviano 97 che vince il campionato di società di categoria. Al termine delle gare nelle altre province si ottiene un ottimo 5° posto regionale che ci fa ben sperare per la fase finale. Già nel 2016 i cadetti erano riusciti a qualificarsi per la fase regionale ma in quella occasione, al termine delle fasi provinciali eravamo solo 11° e non fu facile sfidare le altre società pugliesi (infatti la classifica non fu migliorata), in questa occasione invece c’è molta fiducia intorno ai ragazzi, sia per i risultati che hanno ottenuto e possono migliorare, sia perché la distanza con le prime non è impossibile da colmare. Di seguito i ragazzi e le specialità alle quali hanno partecipato e contribuito per il risultato raggiunto: Alessandro Casto mt.60 – mt.300 – staffettaA 4x100 Paolo Lezzi mt.60 – salto in alto – staffettaA 4x100 Manuel Ingrosso mt.60 – salto in lungo – staffettaB 4x100 Angelo Simeone mt.300 – staffettaB 4x100 Marco Ferraro salto in alto – salto in lungo – satffettaA 4x100 Lorenzo Parata mt.200Hs – salto in lungo – staffettaB 4x100 Christian Mastrandrea salto in lungo – lancio del giavellotto – staffetta B 4x100 Alfredo Rainò mt.200Hs – lancio del giavellotto – staffettaA 4x100
STAFFETTA per MANCAVERSA - 20 agosto 2016
Entusiasmante e spettacolare questa gara di corsa su strada che l’Associazione ha organizzato sabato 20 agosto scorso a Mancaversa la marina di Taviano. Le staffette, composte da 4 atleti (per quelle femminili o miste sono tre gli atleti) che percorrono ognuno 1500 metri (due giri da 750 metri) e poi si passa il testimone al compagno di squadra, riescono a coinvolgere diversi spettatori che ai lati del percorso incitano ogni atleta, pertanto una gara che è vissuta in tutto il suo sviluppo e che al termine ha assegnato il titolo di società campione provinciale di staffetta.
Si parte come da programma alle 18.00 e sulla linea di partenza si presentano ben 14 atleti in rappresentanza di altrettante squadre, un successo per questa edizione (lo scorso anno erano state solo 8 le squadre partecipanti). Al primo giro, dopo 750 metri al comando un gruppetto di sette atleti che hanno già preso qualche metro di vantaggio sugli altri. Anche la qualità degli atleti in questa edizione è cresciuta. Al primo cambio l’Atletica Capo di Leuca e la Saracenatletica sono appaiate con gli altri qualche metro più indietro, per la vittoria finale sarà una bella lotta a due.
Al termine al terzo posto in classifica giungono i staffettisti della P.U.C. Salento (società che aveva schierato ben due squadre) dopo una bella gara disputata con l’Atletica Taviano 97 e appunto i rappresentati della seconda squadra della PUC Salento. Al femminile l’affermazione è per la staffetta rosa della Podistica Tuglie formata da Cuppone Laura. Merenda Catia e Venuti Rosanna; mentre per la mista vince la Podistica Parabita con Vitali Luca, De Luca Barbara e Toma Pierluigi. Per il titolo tra gli uomini la vittoria finale va alla Atletica Capo di Leuca (per la statistica la società vince da sempre e quindi tutte e quattro le edizioni di questa iniziativa) con Negro Alessandro, Brigante Riccardo, De Salvo Giuanluca e Esposito Marcello lasciando solo qualche metro più indietro, dopo una entusiasmante gara, la Saracentaletica che ha corso con Guido Salvatore, Vonghia Sebastiano, Cavallo Massimo e Imperiale Antonio.
Nella gara promozionale, riservata ai giovani cadetti (14-15 anni), la spunta la Saracenatletica (Tundo Andrea, Farina Maurizio e Pellegrino Giovanni) sulla società di casa Atletica Taviano 97 (Parata Alberto, Bagno Gabriele e Mastrandrea Giacomo).Un ringraziamento particolare va al major sponsor della manifestazione l'Agenzia Unipol dei fratelli Lupo a Taviano.
GIORGIO CALCATERRA a Taviano - 28 giugno 2016
Quando un atleta decide di partecipare ad una maratona o ultramaratona le emozioni e l’entusiasmo sono coinvolgenti per tutti i componenti dell’Associazione. Potremmo dire che, idealmente, si è tutti sulla linea di partenza della gara per accompagnare il compagno nella sua impresa. E’ quanto è successo negli anni scorsi con Franco Margarito ed è quanto si è ripetuto anche quest’anno con Mirko Previtero nella partecipazione alla “100Km del Passatore”.
Nel 2016 un ulteriore tassello ci è stato fornito con la pubblicazione del libro “Correre è la mia vita” scritto dal vincitore della gara. Non un vincitore qualsiasi, ma un atleta che ha legato il suo nome con questa ultramaratona riuscendo nell’impresa di vincere le ultime 11 edizioni (dal 2006 al 2016) Giorgio Calcaterra.
Non ci poteva sfuggire l’occasione e con l’aiuto di un altro nostro socio, Gianni Coppola, titolare della “Libreria Antica Roma” è stata organizzata un’interessante iniziativa con la presenza a Taviano dell’autore/atleta e la presentazione del suo libro.
Si parte con una “sgambata” nel primo pomeriggio dove, al gruppo di atleti, dell’Atletica Taviano 97, si uniscono anche amici di altre società della provincia che accompagnano Giorgio per le strade di Taviano. Naturalmente non è una gara ma l’emozione è comunque tanta, una leggera corsa affianco al più grande ultramaratoneta italiano non capita tutti i giorni. Un anteprima in cui si apprezzano subito la sua umiltà e la passione per questo sport e come, l’atleta, in tutta la sua semplicità si relaziona con i presenti, raccontando alcune esperienze personali; partecipano anche i cadetti dell’Atletica Taviano 97 che ascoltano entusiasti le sue parole.
La serata continua nella sala “A. Ria” del Palazzo Marchesale di Taviano, all’insegna dello sport e dei valori che l’atletica sa trasmettere. La sala è gremita, arrivano da tutta la provincia gli appassionati della corsa, non può sfuggire un’occasione così ghiotta per conoscere un campione e anche sperare di carpirne qualche segreto.
Alla presentazione partecipano il Consigliere nazionale Fidal Giacomo Leone, il Presidente provinciale del Coni Antonio Pascali, il Presidente provinciale Fidal Sergio Perchia, inoltre dialogano con l’autore per la parte tecnica il Fiduciario Tecnico provinciale Fidal Raimondo Orsini e per qualche consiglio medico, l’ortopedico Giorgio Pantaleo. Gli onori di casa con il Sindaco della città di Taviano Giuseppe Tanisi e l’Assessore allo Sport Serena Stefanelli.
Diversi i punti toccati che hanno tenuto alta l’attenzione dei presenti, dall’esempio del campione e dei valori sportivi che riesce a trasmettere, lealtà, altruismo e rispetto delle regole con l’intervento di Antonio Pascali; alla corsa come divertimento e sport che aggrega e che cresce come dimostrano i numeri degli ultimi anni, nell’intervento di Sergio Perchia, che tra l’altro in questa occasione era a casa e ne ha approfittato per ringraziare tutti i componenti dell’Atletica Taviano 97 per il loro grande impegno verso la promozione e lo sviluppo dell’atletica.
Con la lettura di qualche passo del libro, ad opera del giornalista Andrea Morrone, interviene il dottore Giorgio Pantaleo spiegando che in uno sport di così lunga durata è necessario conoscere e accettare i propri limiti al fine di evitare infortuni. Il punto focale della serata, la lotta al doping, è stato comunque snocciolato dall’autore/atleta, e non poteva essere diversamente considerato che da sempre è un sostenitore della Carta Etica della Fidal. Naturalmente su questo punto gli interventi importanti del tecnico Raimondo Orsini confermando il suo pensiero che chiunque sia condannato per doping non dovrà più indossare la maglia azzurra; riconoscendo che, senza nulla togliere ai successi sportivi, l’uomo Calcaterra è decisamente più avanti rispetto alle sue vittorie, vero testimonial dell’atletica pulita. Sulla stessa linea anche l’intervento del consigliere nazionale della Federazione Giacomo Leone che ha approfondito l’aspetto normativo e i mezzi per contrastare il doping.
Tanti i presenti nella sala, che nel corso degli anni hanno partecipato alla “100km del Passatore” e che guardano con ammirazione a questo grande campione di sport e di vita, ed è quanto ha voluto ricordare con un breve intervento, Vito Carignani, uno dei maggiori ultramaratoneti salentini.
Giorgio Calcaterra conclude con le sue riflessioni su questa gara di cui è diventato simbolo spiegando che è un’esperienza di vita e che non conta solo chi vince, ma tutti coloro che arrivano in fondo sono degli eroi.
Un giorno e un’iniziativa che resterà nella memoria di tutti noi.
Pistoiabetone - 26 giugno 2016
Dopo la bella esperienza della “100 km del Passatore” uno degli obiettivi di questo anno agonistico diventava la “50 km della Pistoia-Abetone”, una ultramaratona giunta alla 41^ edizione, non una gara come tutte le altre ma una sfida contro se stessi. Una gara tra le più complicate e difficili del panorama delle ultramaratone, soprattutto per il suo percorso pieno di insidie e difficoltà.Si parte la mattina presto alle ore 7.30 dal centro storico della bella Pistoia, capoluogo toscano pieno di storia, tradizioni, eventi e sport. Siamo alla partenza meno di novecento ad affrontare questa bellissima sfida. E’ un continuo salire con pendenze molto impegnative già nei primi 14 km sino a Le Piastre località posta a circa 800 metri sul livello del mare. Superate Le Piastre si incomincia a respirare un po’, anche se la giornata si presenta abbastanza calda, perché si incomincia a scendere fino al 20° km località Pontepetri per poi riprendere a risalire sino a Gavinana 25° km. A questo punto inizia quello che meno ti aspetti, una lunga discesa sino al 33° km con tratti molto impegnativi e piccoli strappetti nei passaggi dai piccoli centri abitati. Arrivati alla località La Lima inizia la sfida finale, ben 17 km di arrampicata che ti porta in cima alla località ABETONE. Un tratto molto impegnativo, dove oltre alle gambe che devono affrontare un gran numero di tornanti pieni di insidia il gran caldo della giornata di domenica 26 riesce a impadronirsi del proprio corpo. A questo punto è la testa che deve funzionare bisogna ragionare non farsi prendere dal panico, ormai ci siamo arrampicati per più di 40 km, la meta non è poi tanto lontana. Raggiungo questa distanza insieme ad un podista della Misericordia Aviglianese (per lui la 10^ Pistoia Abetone). A questo punto non riesco più ad avere lo stesso ritmo, rallento un po’, mi fermo a riposare per un problema di crampi, riprendo, siamo agli ultimi 5 km. Ho l’incitamento da parte di alcuni automobilisti fermi sul ciglio della strada. In questo tratto finalmente si riesce a respirare, la foresta dell’Abetone predomina sul manto stradale, siamo protetti dagli alberi che ci danno l’ultima spinta finale. Finalmente si intravede il centro abitato di Abetone, l’arrivo è a due soli km. E’ fatta, il traguardo appena intravisto nella bella piazza delle Piramidi ti scioglie tutta la stanchezza per la sfida appena conclusa. Chiudo la mia sfida con un tempo 6h e 42minuti e con un complimento fattomi dal mio amico Antonello Canuti “Complimenti, solo chi le ha vissute sa capire cosa significa. Queste non sono gare ma imprese, indipendentemente dal tempo impiegato”.
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